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10 aprile 2020, Londra

  • Immagine del redattore: Alberto Eugenio Liboni
    Alberto Eugenio Liboni
  • 23 dic 2023
  • Tempo di lettura: 1 min

Gli essere umani sono animali sensibili, sento e percepiscono.


Gli esseri umani si emozionano, prova emozioni.


C’è una sfera dei sensi e una sfera delle emozioni, l’una collegata all’altra. La sensazione di un qualcosa (odore, rumore) provoca delle emozioni: il rumore dell’ambulanza provoca fastidio/paura. Non esiste la possibilità di sentire direttamente l’emozione, non dovendo passare da uno dei 5 sensi? E’ possibile creare “un Senso dell’ Emozione”?, un senso emozionale in cui è possibile una traduzione immediata e simultanea dell’emozione?, in cui quando senso una determinata sensazione io so che è rappresentazione di quella determinata emozione?


Se l’odore è il risultato di una serie di elementi biochimici nell’aria, se il suono è il risultato di una vibrazione dell’aria a una certa frequenza, perché non poter creare un senso che percepisca il risultato biochimico delle emozioni (esterne o interne)?

Perché non poter percepire da un punto di vista organico e biochimico l’emozione di un tuo amico, oppure riuscire a sentire e percepire attraverso un senso specifico esattamente come tu ti senti?

Se la rabbia, o l’eccitamento, sono il risultato di una combinazione di molecole e elementi biochimici che interagiscono e si uniscono, perché non creare un rilevatore che permette di percepire e tradurre queste emozioni? E perché questo rilevatore non farlo diventare un organo di senso, per la percezione delle emozioni?

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