Notte e poi giorno, una gran fatica. Tutto uguale, e io ero stanco, profondamente stanco. Mi vedo allo specchio di cameretta e mi dico: – Tu non sei Giovanni. Tu devi andartene! Andarmene dove?, mi sono chiesto, ma non mi importava. Ero stufo della vita, che aveva assunto una forma inagguantabile. Il pieno non riusciva a darmi granché – avevo bisogno di vuoto. Vaffanculo allora. Mangiare male. Dormire peggio. La luna sembrava non esserci l’ultima notte passata nella mi